Si intitola ‘Canto di Natale’ lo spettacolo di musiche natalizie tradizionali e antiche che sabato 16 dicembre alle 21 prenderà vita al Teatro Consortium di Massa Martana, proposto da ‘Sonidumbria’ (info e prenotazioni 371 4592282 – 373 7168199). Si tratta di un evento organizzato dall’Associazione Filarmonica Umbra, con il sostegno della Fondazione di Perugia e il patrocinio del Comune di MassaMartana e della Camera di Commercio dell’Umbria.
Il concerto propone una sorta di viaggio sui temi della natività anche in prospettiva storica tra le atmosfere medioevali dei discanti del XII sec, le laude duecentesche del codice Cortonese, e i repertori popolari passati alla tradizione colta sei/settecentesca. Durante il concerto i singoli canti saranno presentati e verranno mostrate le particolarità degli antichi strumenti utilizzati e le rispettive tecniche esecutive.
“Un affascinante viaggio nelle varie regioni italiane – si legge nella presentazione diffusa a cura dell’ufficio cultura comunale – per interpretare i più bei canti del Natale. Le diverse tradizioni, i differenti modi di canto sono evidenziati dalla presenza di una ricca compagine strumentale che comprende: zampogne, ciaramelle, cornamuse, violino, mandolino, fisarmonica, organetto, percussioni, chitarra battente, friscaletti. Il concerto è un’occasione per inserire la nostra tradizione umbra (pasquarelle) insieme ai canti e alle forme orali caratteristiche del Natale tradizionale di altre regioni italiane.”
Sonidumbria è un gruppo per lo studio, la ricerca, la riproposta della musica di tradizione umbra composto da Barbara Bucci voce, percussioni, Marco Baccarelli fisarmonica, organetto, cornamusa, ciaramella, zampogna a chiave, Gabriele Russo violino, nyckelharpa, zampogna, Silvio Trotta mandolino, mandoloncello, chitarra battente, Alessandro Bruni chitarra, basso. Fin dai suoi esordi la formazione si è posta l’obiettivo di conoscere profondamente e fare proprie le espressioni vocali-strumentali della musica umbra attraverso le ricerche storiche conosciute, ma anche grazie ad una meticolosa ricerca sul campo e all’incontro con i maggiori rappresentanti della cultura tradizionale.
“La mancanza di una ricca tradizione musicale natalizia nella nostra regione, – spiega il gruppo – fatta eccezione per il canto della “pasquarella” nel periodo dell’Epifania, ha portato Sonidumbra ad intraprendere un ipotetico viaggio che volge lo sguardo verso le tradizioni musicali delle diverse regioni italiane per interpretare i più bei canti del Natale. Alle pastorali (cantate e strumentali) provenienti dalla tradizione musicale di quasi tutte le regioni italiane del centro sud, fanno seguito novene, canti del nord Italia accompagnati dalla cornamusa bergamasca, e brani dal repertorio colto in una originale riproposta.”
Accanto alla coppia storica zampogna e ciaramella, verranno presentati canti accompagnati da strumenti come la lira mediterranea (quella tipica calabrese), il mandolino, il violino popolare, la chitarra battente, tamburelli, tamorre e il baghèt, una delle cornamuse italiane estinte e cadute dall’uso nei primi anni del ‘900.
Infine gli strumenti moderni, l’organetto diatonico e la fisarmonica, che, nel secolo XIX, hanno sostituito le zampogne un po’ ovunque nel ruolo di strumenti popolari, qui riuniti e “riappacificati” insieme con i loro antenati agresti.
“Spesso – sottolineano i Sonidumbria – le prassi esecutive delle culture tradizionali tramandano consuetudini direttamente dalle tradizioni musicali antiche; nel concerto è possibile cogliere stretti legami tra le varie epoche: come nelle forme polivocali a due voci o nell’uso dell’accompagnamento strumentale con suoni fissi, è l’esempio di strumenti quali l’oganistrum, la viella, la cornamusa, la lira e della zampogna, strumento che identifica nell’immaginario collettivo il Natale.”
Maria Vittoria Grottechi